
Bentornati in un nuovo episodio di un blog di poker che non parla di poker; anzi, di un blog di poker che parla di altro per parlare di poker. Sembra che mi sia incastrato, ma prometto che tutto sarà presto chiaro… Forse.
La nostra storia di oggi inizia ai tempi dell’antica Grecia, terzo secolo avanti Cristo, più precisamente tra Siene ed Alessandria d’Egitto. Lungo questa tratta di circa un migliaio di chilometri, il buon Eratostene di Cirene, decise, grazie all’utilizzo di un bastone ed un cammello, di togliersi lo sfizio di calcolare la circonferenza della terra. Senza addentrarci troppo nei dettagli che non ci interessano, confrontando la diversa angolazione del sole e la distanza percorsa tra le due città, misurata contando i passi di un cammello, ricavò un’onesta misura di 250.000 stadi. Ebbene sì, allora le lunghezze erano in stadi anziché in chilometri. La cosa interessante è che la misura fu accurata al 99% circa.
Un secolo più tardi un altro studioso, Posidonio, fece la stessa misura, ma la realizzò due volte: la prima venne poco più di 240.000 stadi, mentre la seconda 180.000.
Altri 15 secoli dopo, il noto esploratore Cristoforo Colombo, stava organizzando la sua spedizione per raggiungere le Indie navigando verso Ovest. E indovinate un po’ a quale misura della terra fece riferimento per fare i suoi calcoli? Ebbene sì. tra tutte, scelse proprio quella errata di Posidonio, così da ritenere che il viaggio fosse nettamente più breve e che non ci fosse nulla più che l’oceano tra Spagna e l’Oriente.
Ai giorni nostri tutti noi conosciamo Colombo come il più famoso esploratore della storia e scopritore delle Americhe, ma nonostante egli abbia decisamente vinto la sua scommessa, la giocata non era proprio così esatta.
È giunto il momento di tornare in ambito pokeristico, senza però dimenticarci dell’esempio di cui abbiamo appena parlato. Nel nostro blog abbiamo parlato di varianza innumerevoli volte, focalizzandoci sia su quanto sia importante accettarla e non ossessionarsi a combatterla tendando di annullarla, sia di quanto essa faccia scattare innumerevoli bias cognitivi nella nostra mente.
Un errore molto comune, sia tra i neofiti, ma anche tra molti giocatori esperti, è quello di confondere la bontà di una scelta con i risultato che essa dà, specialmente sul breve periodo.
Se Colombo si fosse basato sulla misura corretta, quella decisamente maggiore, magari avrebbe pensato che il giro da fare sarebbe stato troppo lungo e quindi proibitivo, e magari non sarebbe mai partito. Noi ovviamente siamo ben felici che il nostro amico Cristoforo abbia commesso quel memorabile errore di finire nel continente sbagliato (che comunque per un esploratore di fama mondiale, diventare famoso per quella volta che si è perso, è un po’ paradossale a pensarci bene), così come noi, col senno di poi, saremmo ben felici di registrarci per sbaglio ad uno spin&go da 500$ se finissimo per vincere il jackpot da 1milione.
Conclusioni
In linea generale, senza andare a pescare per forza la scoperta dell’America o il jackpot milionario, il poker è un gioco basato su innumerevoli scelte fatte su informazioni incomplete e valutazioni fondate sulla matematica o sull’esperienza di gioco; pertanto impostare a posteriori l’analisi di una giocata partendo dal risultato, è il peggior modo possibile di approcciare l’analisi del proprio gioco.
La bontà di una giocata, e indice quindi della qualità del giocatore, va ricercata nel processo decisionale e nell’analisi delle informazioni a disposizione al momento della scelta. Ovviamente non è facile, in quanto umanamente siamo portati a vedere molto più i risultati che le premesse, ma se siamo abbastanza bravi e lucidi da ricordarci come ragionare, avremo già fatto un grosso passo in avanti per migliorare il nostro gioco e i nostri ragionamenti, sia pokeristici che non. Per quanto concerne ai risultati poi, come già detto, è tutta varianza…
Per questo articolo condito da un pizzico di storia della scienza antica è tutto, se la lettura vi è piaciuta condividetela e discutetene con gli amici e, se non l’avete ancora fatto, non scordate di richiedere la nostra guida PDF gratuita “Farai del poker il tuo lavoro? Come diventare giocatori vincenti” cliccando QUI. Se siete interessati al nostro materiale didattico, potete trovarlo nella sezione SHOP, infine non dimenticate di seguirci anche sui social. Alla prossima!