Staking

Cos’è lo staking?

Ammetto che se siete qua a leggere quello che abbiamo da raccontare sullo staking probabilmente sapete già cosa sia; però noi vogliamo essere pignoli e per quei pochi che ancora non lo sanno cerchiamo di dare una breve spiegazione. Lo staking è un accordo tra due soggetti in cui il primo (detto staker) investe dei soldi sul secondo (detto stakato) per dargli la possibilità di giocare livelli che non potrebbe permettersi con i propri soldi. Il guadagno per lo stakato è appunnto il poter giocare livelli più alti di quelli che potrebbe permettersi con il suo bankroll,e quindi di avere un maggior profit; lo staker invece guadagna una percentuale del profit, la quale viene pattuita all’inizio. Il rischio di investimento dello staker è rappresentato dalle eventuali perdite, le quali sono completamente a suo carico; nel contempo lo stakato non rischia soldi propri, ma deve mettere in gioco il suo tempo ed impegno per giocare.

Pro e contro dello staking

se due persone si mettono d’accordo per fare un accordo di staking pare ovvio dal principio che lo facciano per avere un vantaggio reciproco (salvo che uno dei due sia lì per scammare l’altro, ma questo proviamo a tralasciarlo per ora). Siamo quindi al punto in cui dobbiamo cercare di capire quali siano i vantaggi che porta un contratto di staking.

Vantaggi per lo staker

  • Per prima cosa lo staker ha l’opportunità di investire i propri soldi con un rendimento che non sarebbe raggiugnibile da nessun investimento convenzionale
  • In secondo luogo far fruttare il proprio capitale investendolo in maniera convenzionale (azioni, obbligazioni, fondi di investimento, trading, ecc.) richiede delle skill non indifferenti rispetto a quelle richieste per avere dei buoni profitti con lo staking
  • Una volta scelto in modo corretto la persona o le persone da stakare e i termini dell’accordo l’investimento non necessita di molto tempo da dedicargli; sarà necessario giusto monitorare periodicamente l’andamento e fornire un supporto allo stakato qualora ne avesse bisogno

Vantaggi per lo stakato

  • Il primo vantaggio per lo stakato è anche il più ovvio, non rischia di perdere soldi suoi
  • Grazie ai soldi dello staker ha la possibilità di giocare stakes più alti di quelli che potrebbe permettersi con i suoi soldi, o comunque farà level up più veloci e sereni sapendo di non rischiare di andare broke e dover ripartire da zero, il che si traduce in un profit atteso maggiore
  • In caso di bisogno avrà qualcuno su cui contare per avere consigli, supporto morale durante un periodo sfortunato, ecc.

Problematiche ricorrenti

passiamo ora al tanto temuto rovescio della medaglia, ovvero i problemi che si presentano prima, durante e dopo un accordo di staking. Chiunque frequenti forum o gruppi/persone sui social che parlano di poker (sia online che live), avrà sentito parlare almeno una volta di scam; ebbene sì il mondo è pieno di furfanti e le storie che sono state raccontate da quando esiste il poker online superano a volte anche l’immaginazione. Da questo punto di vista lo stakato non rischia molto, visto che non ha molto da perdere se non il suo tempo, ma non rischiando soldi propri, l’unico rischio concreto che puo’ correre è imbarcarsi in un accordo di staking sfavorevole con percentuali da strozzini e clausole troppo severe.

A questo proposito vi rimando alla nostra sezione coaching in cui offriamo supporto a chiunque stia cercando di fare un accordo di staking e non ha molta esperienza o, più semplicemente, vuole essere sicuro di stipulare un contratto che tuteli i suoi interessi e sia chiaro ed onesto per entrambe le parti, che non porti a problemi o incomprensioni minando la stabilità dell’accordo e ne comprometta la potenzialità di profitto.

Lo staker è colui che ha il potenziale di poter fare il maggior profitto con il minor sforzo, ma è anche quello che ha bisogno di più skill nella pianificazione della sua attività perchè rischia di incappare in diversi rischi, di cui alcuni sono palesi (gente che scappa in messico con i soldi), ma altri molto più subdoli e sottovalutati da molti.

Proviamo per un momento ad immedesimarci in una persona che vuole offrire staking e per farlo cosideriamo ogni stakato come un’azione di un’azienda quotata in borsa o di un fondo di investimento qualunque. Per prima cosa dobbiamo scegliere le azioni o i fondi affidabili ed evitare le truffe, altrimenti finiremo sicuramente per perdere i nostri soldi in ogni caso. Dobbiamo poi valutare il livello di rischio rapportato al possibile guadagno e capire se il gioco vale la candela; infine dovremo valutare le condizioni economiche di acquisto delle nostre azioni. Detto ciò vediamo una panoramica degli aspetti sopra menzionati riportandoli al nostro mondo dello staking.

  • Evitare le truffe è come detto la parte più importante, senza la quale non riusciremo mai a guadagnare dai nostri investimenti; quindi la prima parte del lavoro dovrà necessariamente essere la ricerca e la selezione di persone valide ed affidabili a cui affidare i nostri soldi
  • Valutare il rapporto rischi-benefici abbiamo visto che è il secondo passo e non è niente di complicato; dovremo valutare il winrate (ROI per i tornei e bb/100 per il cashgame) e rapportarlo alla varianza (quindi a quanto swing in termini monetari o in buyin/stack) il nostro stakato potrebbe dover affrontare
  • Le condizioni economiche, infine, sono l’aspetto più spesso sottovalutato da chi offre staking; vi assicuro che negli anni ho visto accordi con le condizioni più disparate e insensate. Spesso chi inizia a investire nello staking senza avere esperienza e senza avere un piano di investimento preciso, pensa che stakando solo amici e gente fidata che hanno un guadagno atteso positivo, allora farà automaticamente profit, comunque vadano le cose. Niente di più sbagliato! Su un campione di tot stakati ci sarà sempre qualcuno che ha perso e non dobbiamo mai dimenticarci che le perdite sono per il 100% a nostro carico. Per chiarire meglio le idee, se noi abbiamo 10 stakati a cui chiediamo il 10% del profit, se a fine anno 9 di loro avranno guadagnato 10.000€ ciascuno e il decimo avrà perso 9.000€, il totale delle vincite dei nostri stakati sarà di ben 81.000€ (9*10.000-1*9.000). tutto bene sembrerebbe no? Infatti no. Dai primi 9 avremo guadagnato il 10% delle loro vincite, cioè un totale di 9.000€, mentre dall’ultimo avremo perso tutti i 9.000€. Alla fine dell’anno avremo investito e quindi rischiato molti soldi, avremo generato come “squadra”un profitto totale di 81.000€ e non avremo guadagnato nemmeno 1€.

Stak/coaching

Visti i pro e i contro dello staking rimae da aggiungere un’ultima cosa, ovvero come aggiungere valore ad un accordo:

unire lo staking al coaching

Se ci pensate un attimo è abbastanza logico, per aggiungere valore ad un accordo basta aumentare il winrate dello stakato; a parità delle altre condizioni quello che fa la differenza alla fine è quanto si vince ai tavoli (o con la rakeback) e il modo più classico e immediato di farlo è fornire allo stakato, oltre ai soldi per giocare un certo livello, anche le skill necessarie per batterlo.

Conclusioni

Siamo giunti al termine di questa panoramica sul mondo dello staking, come avrete capito ci sono molti aspetti da valutare e pianificare senza i quali non sarà possibile guadagnare soldi; d’altro canto con un po’ di preparazione ed esperienza riuscirete sicuramente a togliervi molte soddisfazioni mettendo a frutto il vostro tempo e denaro.
Non mi rimane che ringraziarvi della lettura e raccomandarvi due cose: la prima è senz’altro di seguire il nostro sito e pagina facebook L’AngoloDelGrinder dove postiamo regolarmente articoli utili di vario genere in cui troverete anche ulteriori informazioni riguardanti lo staking; la seconda è di guardare nella nostra sezione coaching se siete interessati a informazioni più approfondite e/o assistenza per stupilare contratti di staking.